Imprese femminili, accordo in Abruzzo fra Banca dell'Adriatico e Coopcredito Confesercenti

Stanziati 600 milioni di euro. Con Business Gemma finanziamento start up, imprese con obiettivi di crescita o in temporanea difficoltà. Confesercenti: "Abruzzo è la regione a più alto tasso di femminilizzazione fra le imprese under 35".

Pescara, 8 maggio 2015. Finanziamenti e strumenti a supporto dell’imprenditoria femminile sono al centro di un accordo nazionale siglato tra ABI e Governo presentato oggi a Pescara da Carmine Di Lodovico, Leondino D’Egidio e Francesca Tommasoli di Banca dell’Adriatico SpA, Daniele Erasmi presidente di Confesercenti Abruzzo, Piero Giampietro per il Confidi Coopcredito Confesercenti, e Sonia Di Naccio, coordinatrice regionale di Impresa Donna Confesercenti.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha aderito all’iniziativa a sostegno dell’imprenditoria femminile promossa dall’ABI con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo Economico e le Associazioni imprenditoriali di categoria maggiormente rappresentative delle imprese tra le quali, in primo piano, Confesercenti. L’obiettivo è mettere a disposizione delle imprese femminili e delle libere professioniste un insieme di interventi per supportare l’avvio di nuove attività, gli investimenti per la crescita e il rilancio di attività in temporanea difficoltà a causa della fase congiunturale negativa.

Intesa Sanpaolo, di cui Banca dell’Adriatico è parte, ha costituito un plafond di 600 milioni di euro per rispondere alle richieste che perverranno entro il 31 dicembre 2015. L’impegno per le aziende “in rosa” continuerà tuttavia anche oltre i termini dell’accordo. E’ stato predisposto infatti un prodotto di finanziamento, Business Gemma, che risponde con un’unica soluzione alle tre finalità previste dal protocollo e che resterà nell’offerta di Banca dell’Adriatico dedicata alle imprese femminili e alle lavoratrici autonome.

L’accordo consente inoltre di beneficiare gratuitamente della garanzia della Sezione speciale del Fondo di Garanzia per le Pmi. E’ prevista anche la possibilità di sospendere fino a 12 mesi il rimborso della quota capitale delle rate al verificarsi di eventi particolari legati alla vita personale. Quest’ultima agevolazione è richiedibile una tantum in caso di maternità, grave malattia o malattia invalidante dell’imprenditrice, di un familiare o di un parente convivente. Il confidi Coopcredito Confesercenti, una delle maggiori cooperative di garanzie abruzzesi con 13 sedi su tutto il territorio regionale ed oltre 80 milioni di finanziamenti in essere, interverrà garantendo il 50 per cento del finanziamento e consentendo, tramite la propria assistenza, di applicare tassi in convenzione. Impresa Donna Confesercenti invece garantirà su tutto il territorio regionale l’assistenza e l’informazione alle donne associate.
La tutela dell’imprenditrice a fronte di eventi personali che possano condizionare lo svolgimento dell’attività lavorativa non è una novità per Intesa Sanpaolo. Tre anni fa il Gruppo ha lanciato la polizza assicurativa Business Gemma, che tutela la donna in caso di maternità, separazione, malattia, infortuni e in situazioni estreme e drammatiche come lo stalking o la violenza sessuale. A integrazione del canale on line e dell’attività delle filiali, è stato attivato il numero verde 800.303.305 per fornire informazioni sull’accordo e sulle diverse iniziative della banca a favore dell’imprenditoria femminile.
«Grazie all’accordo ABI e alla collaborazione con Banca dell’Adriatico – dichiarano il presidente di Confesercenti Daniele Erasmi ed il direttore di Coopcredito Patrizio Lapenna - sarà possibile concedere alle imprenditrici associate a Confesercenti linee di finanziamento dedicate a condizioni di particolare favore. Auspichiamo che il coraggio e la determinazione delle imprenditrici possano trovare nel sostegno dell’Associazione e della banca un valido aiuto per realizzare i propri progetti legati all’innovazione e allo sviluppo delle proprie imprese, ma possano anche incoraggiare la nascita di nuove attività. Si rinnova così l’impegno della banca e dell’Associazione, tramite il Confidi Coopcredito, a favore del territorio e dell’imprenditoria femminile particolarmente attiva nel settore dei servizi, del commercio e del turismo».
«Le donne hanno coraggio, professionalità e tutto quanto necessario per diventare anch’esse protagoniste della ripresa economica. – aggiungono Carmine Di Lodivico e Lenodino D’Egidio di Banca dell’Adriatico SpA - Per sostenere le imprenditrici italiane Intesa Sanpaolo e Banca dell’Adriatico hanno aderito all’Accordo ABI sull’imprenditoria femminile ed insieme a Coopcredito Confesercenti promuovono la diffusione dell’accordo sul territorio per far conoscere tutte le opportunità dedicate».

«Per la prima volta viene disegnato un prodotto su misura per le esigenze delle donne – conclude Sonia Di Naccio, coordinatrice regionale di Impresa Donna Confesercenti – ed è un enorme passo avanti. Da sempre ci battiamo perché il sistema delle tutele alle donne imprenditrici venga implementato e portato a livelli europei: va dato atto a Banca dell’Adriatico ed al Gruppo Intesa Sanpaolo di essere fra i pochi istituti ad aver aderito all’accordo che le nostre associazioni hanno voluto sottoscrivere con ABI. Gli sportelli Confesercenti sul territorio sono pronti e già allertati per dare alle donne tutta l’assistenza per cogliere questa opportunità storica».

La scelta dell’Abruzzo è motivata dai numeri importanti che l’imprenditoria femminile sta manifestando su tutto il territorio regionale. A fine aprile l’Osservatorio Confesercenti su dati Unioncamere infatti ha rilevato che è l’Abruzzo la regione con la più alta percentuale in Italia di donne imprenditrici sotto i 35 anni: è “rosa” infatti il 30,19 per cento degli under 35 che ha aperto un’attività in proprio nel 2014, pari a 4.427 nuove imprenditrici, ben oltre la media nazionale del 27,69 per cento. Anche considerando il quadro complessivo delle imprese femminili l’Abruzzo si posiziona ai primissimi posti in Italia: il tasso di femminilizzazione delle imprese è pari al 25,71 per cento, alle spalle solo di Molise e Basilicata e oltre la media nazionale del 21,55 per cento. Ad oggi sono infatti 38.175 le aziende abruzzesi in cui le donne hanno un ruolo chiave. Un panorama imprenditoriale giovane, dunque, che sceglie sempre di più le attività turistiche e dei servizi a discapito dell’artigianato e del commercio tradizionale. Fra le province abruzzesi Chieti sale sul podio nazionale posizionandosi al terzo posto assoluto con un tasso più alto di femminilizzazione al 28.56 per cento e 13.058 aziende in rosa, ma tutte le province abruzzesi si posizionano a livelli alti: Teramo (21 esima) con un tassi del 24,95 per cento e 8.940 aziende, L’Aquila (23 esima) con il 24,73 per cento e 7.589 imprese, e Pescara (33 esima) con il 23,70 per cento e 8.588 imprese.