I dati dell’osservatorio di categoria: Abruzzo, Marche e Molise guidano la graduatoria italiana nel terzo trimestre 2016, ma calano i finanziamenti. L’associazione: “Necessario accelerare sulla programmazione”
Pescara, 20 febbraio – Le piccole imprese di Abruzzo, Marche e Molise guidano la ripresa del mondo produttivo nei confronti del sistema bancario, con una drastica riduzione delle sofferenze che si concentra proprio nelle aziende con meno di 5 addetti. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Confesercenti sul credito, che ha fotografato la situazione all’ultimo dato disponibile (30 settembre 2016) e scorporato i numeri in base a regioni e dimensionamento delle imprese. «Da questa analisi emerge che le sofferenze bancarie in capo alle imprese abruzzesi sono scese dell’11,7 per cento contro una media nazionale che segna -1,4 per cento – spiega Lido Legnini, direttore regionale di Confesercenti Abruzzo – ma il calo più consistente si concentra proprio fra le imprese con meno di 5 addetti, dove la riduzione è stata quasi del 17 per cento rispetto all’anno precedente. Migliore del previsto anche la condotta finanziaria delle aziende dai 6 ai 19 addetti, con un aumento delle sofferenze di +0,9 per cento, molto più contenuto del +1,6 per cento fatto registrare dal sud Italia. Segnali incoraggianti che dimostrano che nonostante tutto, le piccole imprese ce la stanno mettendo tutta non solo per resistere, ma anche per migliorare la propria situazione finanziaria e tornare a guardare al futuro con più ottimismo».
Dai dati dell’Osservatorio Confesercenti emerge anche una situazione omogenea per l’area del medio Adriatico, visto che l’Abruzzo mostra i medesimi segnali di Marche e Molise, dove la riduzione delle sofferenze bancarie fra le imprese si attesta rispettivamente al -14,3 per cento ed al -14,6 per cento. «In queste tre regioni gli sforzi richiesti alle piccole imprese sono stati più radicali – sottolinea Piero Giampietro, responsabile del settore credito di Confesercenti Abruzzo – e questo scenario è dettato anche dalla sorte comune di questi territori, ovvero la perdita delle banche locali di riferimento. Una tendenza dimostrata dal fatto che scendono le sofferenze ma scendono anche i finanziamenti alle piccole imprese, calati nello stesso periodo del 6 per cento in Abruzzo, dell’8,7 in Molise e del 3,7 nelle Marche. Anche per contrastare questa tendenza, i due confidi Confesercenti operanti in Abruzzo, ovvero Italia Comfidi e Coopcredito, stanno implementando l’operatività con il nuovo quadro delle banche attive sul territorio grazie anche alla controgaranzia del Fondo Europeo degli Investimenti, che vede proprio Italia Comfidi fra i pochi consorzi autorizzati ad operare in questa regione. Resta l’urgenza tuttavia di recuperare il tempo della nuova programmazione regionale, che nel solco dei programmi Por e Par, dia nuove opportunità anche alle micro e piccole operazioni che restano fuori dai parametri del Fondo Centrale di Garanzia delle Pmi».